Intervista a Vincenzo Nibali: “Il mio segreto? Lavorare duramente”

Italia paese di santi, poeti e… Ciclisti. Le due ruote hanno sempre trovato nel nostro paese
una fucina importantissima di talenti che hanno alimentato il ciclismo regalando prestazioni e vittorie di grandissimo spessore, guadagnandosi centimetro dopo centimetro un posto nella storia. Negli ultimi anni una delle eccellenze italiane in questo sport è stata sicuramente Vincenzo Nibali, lo “Squalo dello Stretto” che ha davvero “divorato” vittorie e traguardi raggiungendo successi straordinari. Nel suo ricchissimo palmares infatti il siciliano vanta ­ tra le altre cose ­ il ‘triplete’ dei ‘Grandi Giri’ (Tour, Giro d’Italia e Vuelta), un’impresa centrata solo da altri 5 ciclisti che di fatto consegna Nibali e i suoi colleghi all’Olimpo di questo sport. Ma dietro la leggenda c’è l’uomo che ha costruito, con fatica e lavoro, questi risultati incredibili e che si è decisamente guadagnato un soprannome importante come quello de “Lo Squalo”. Un uomo a cui non è mai stato regalato nulla ma che ha saputo, non senza sacrifici, costruire una storia ­ la sua ­ che gli amanti di questo sport racconteranno per decenni. Come per ogni campione che si rispetti però una bacheca piena di trofei non può e non deve essere un punto di arrivo ma bensì un punto di partenza per le gare e i traguardi che il messinese proverà a strappare ancora in futuro correndo su quella bici con cui ­ come spiega lui stesso ­ è stato amore a prima vista e da cui non si è mai separato. Noi di Falso Nueve abbiamo contattato in esclusiva Vincenzo per parlare con lui della sua carriera e dei suoi progetti in vista del futuro.

Intervista realizzata per: FalsoNueve

Sei uno degli esponenti più importanti del ciclismo del nostro paese. Come è nata la passione di Vincenzo Nibali per il ciclismo e quando hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?
Quello con la bici è stato amore a prima vista. Vengo da una famiglia di appassionati e questo mi ha
aiutato molto. Ho iniziato da bambino e il mio sogno è sempre stato quello di diventare professionista. I n Sicilia non era possibile, così a 16 anni mi sono trasferito in Toscana per correre. Avevo già diverse vittorie al mio attivo e questo mi ha convinto ancor che avrei potuto fare carriera.

Una bacheca ricca di trofei e vittorie quanto mai prestigiose. Qual è il segreto dietro ai tuoi successi?
Lavoro, tanto lavoro. E poi restare sempre con i piedi per terra e crederci sempre.

Proprio ripensando alle tue vittorie, ce n’è una in particolare a cui sei più legato? E quale è stata invece la tua sfida più dura?
Tutte le vittorie hanno un significato speciale. Se dovessi sceglierne una direi il Giro d’Italia, la corsa che tutti i giovani corridori italiani sognano un giorno di vincere.

Sei uno dei 6 ciclisti che sono riusciti ad aggiudicarsi tutti e 3 i “Grandi Giri” (Vuelta, Giro D’Italia e Tour). Cosa significa per un atleta riuscire a coronare un’impresa simile e che ricordi conservi di quelle esperienze?
Per me il “triplete” non è un punto d’arrivo, ma un ulteriore stimolo verso altri traguardi. E’ chiaro che sono orgoglioso dei miei successi, ma io guardo sempre avanti.

Oltre al ciclismo qual è il tuo rapporto con gli altri sport?
Mi piacciono i motori, auto e moto, e quindi quando riesco seguo gli avvenimenti sportivi su 2 e 4 ruote.

Quali sono ora i tuoi progetti per il prossimo futuro? E cosa invece ti piacerebbe fare al termine della tua carriera?
Non ho ancora pensato a quello che farò quando smetterò di correre anche perché sono convinto di poter ancora togliermi diverse soddisfazioni. Traguardi futuri? Non abbiamo ancora fatto il programma per il 201 6, ma penso al prossimo Giro d’Italia e alla Liegi.

 

Foto: Wikipedia

Alessio Nicotra Written by: