Intervista a Michael Malarkey: Da Gatsby a ‘The Vampire Diaries’, passando per la musica

Nelle tante amatissime serie TV che affollano la programmazione televisiva americana (e quindi inevitabilmente quella italiana) ci sono dei personaggi che entrano subito nel cuore dei fan. Non parliamo solo dei protagonisti, ma anche di figure (apparentemente) secondarie che però, vuoi per una particolare storyline ben studiata, vuoi per la bravura dell’attore, riescono subito a catturare l’attenzione degli spettatori e a farli poi affezionare. A volte non si tratta nemmeno di personaggi particolarmente ‘positivi’, ma di quei ‘bad boys’ che però hanno il carisma necessario per far divertire e per conquistare il favore del pubblico. Se pensiamo al recente passato di uno show come ‘The Vampire Diaries’, giunto ormai alla sua sesta stagione, ne abbiamo un esempio perfetto nel personaggio di Enzo, interpretato magistralmente da Michael Malarkey. Dotato di un gran fascino e di una dose di ironia che non guasta mai, è bastato pochissimo tempo a questo personaggio per guadagnarsi un posto tra i ‘regular‘ della serie e per portare molti fan dalla sua parte pur non essendo sempre dalla parte di alcuni dei protagonisti. Gli ingredienti segreti di questo successo? Un passato non troppo felice e… l’accento.

Se lo spiega così, tra il serio e lo scherzoso, il successo del personaggio di Enzo Michael Malarkey, l’attore che interpreta questo personaggio interessantissimo e ricco di sfumature. Con una carriera iniziata come attore di teatro, Malarkey ha avuto poi dei piccoli ruoli in alcuni show televisivi prima di sbarcare nella serie TV creata da Julie Plec e guadagnarsi così una fama internazionale. L’attore però è anche uno stimato musicista e proprio a breve partiranno una serie di spettacoli che lo vedranno portare la propria musica nei teatri americani ed europei con quella passione che però non lo distoglierà di certo dal suo amore più grande: la recitazione. Noi di MyReviews abbiamo contattato in esclusiva Michael Malarkey per parlare con lui del personaggio di Enzo, della sua carriera e anche del suo rapporto con l’Italia.

Intervista realizzata per: MyReviews

In Italia hai davvero tanti fan per il tuo ruolo in ‘The Vampire Diaries’. Cosa puoi dirci del tuo lavoro in questo show e qual è il tuo rapporto con gli altri membri del cast?

Siamo un gruppo molto affiatato e ci piace anche passare un po’ di tempo insieme fuori dal set. Il nostro è un gruppo magico e molto unito e ognuno di noi si interessa degli altri e penso sia bellissimo poter lavorare con un tale senso di cameratismo. Inoltre giriamo ad Atlanta, in Georgia, che ormai è diventata “la nostra casa lontano da casa”e ho imparato ad amare l’atmosfera che si respira laggiù.

 

In questa serie vesti i panni di Enzo che è un personaggio davvero particolare. Ti piace interpretarlo? Secondo te qual è il segreto dietro la grande popolarità che questo personaggio sta ottenendo tra il pubblico?
Certo, io adoro interpretare Enzo! E’ molto spontaneo e mi piace il modo deciso e alcune volte spericolato con cui affronta le cose. Io penso che alle persone piaccia il fatto che lui sia un rinnegato fondamentalmente e aggiungo anche che tanta gente ormai fa il tifo per i ‘bad boys’. E poi a quanto pare a molti piace il suo accento… o almeno così mi hanno detto!

 

All’inizio della tua carriera hai lavorato soprattutto come attore di teatro in diversi importanti spettacoli, penso ad esempio a ‘Il Grande Gatsby’. Qual è per te la differenza tra lavorare ad uno spettacolo teatrale e lavorare invece ad uno show televisivo?

Essenzialmente è sempre lo stesso mestiere cambia solo il contesto in cui ti muovi. Quando sei a teatro devi necessariamente essere sicuro che ti possano sentire bene anche in fondo alla sala, pur cercando di mantenere un’interpretazione che sia intima e appropriata, e devi essere capace di reinventarti ogni sera. Secondo me quindi recitare a teatro è più impegnativo perché richiede una preparazione fisica e vocale notevole e perché devi seguire le tempistiche e l’energia dello show. Ovviamente però tutto ciò lo rende ancora più emozionante. Sei immerso totalmente in quel mondo e nel testo e ciò rende affascinante poter trovare nuovi livelli nel testo anche in corso e poter provare a far emergere aspetti nuovi. Le sfide nel lavorare in uno show televisivo invece consistono nel fatto che è tutto molto rapido e che la telecamera cattura tutte cose! Quindi devi sempre farti trovare concentrato in ogni ripresa.

Michael-Malarkey

Proprio riguardo a ‘Il grande Gatsby’, che ho precedentemente citato, cosa puoi raccontarci di quell’esperienza?

Quello di Gatsby era un ruolo che da sempre volevo interpretare, visto che sono un grandissimo fan del libro sin da quando l’ho letto al liceo. Ciò che mi è piaciuto di più di quell’esperienza è stato poter davvero scavare nell’epoca dei proibizionismo degli anni ’20 e nella vita di F.Scott Fitzgerald. Gatsby è stato un personaggio molto interessante e difficile da interpretare e credo di aver reso giustizia a questo personaggio… E non mi sento sempre così, a essere sincero! Nel giro di qualche settimana farò un concerto al Wilton’s Music Hall a Londra che è proprio dove abbiamo messo in scena lo spettacolo e sarà la prima volta che tornerò lì da allora.

 

Parliamo anche di musica appunto perché tu non sei solo un attore ma sei anche un cantante molto apprezzato. Come è nata la tua passione per la musica e come vedi te stesso in futuro più come un cantante o più come un attore?

Ho iniziato suonando con dei gruppi punk-hardcore in Ohio non appena ho terminato il liceo. Sinceramente ho cominciato anche in maniera un po’ goffa, dato che ho imparato da autodidatta la chitarra. All’epoca suonavo spesso gli accordi con una distorsione molto pesante, ma un paio di anni più tardi ho iniziato a scrivere canzoni acustiche e ormai sono più di 10 anni che compongo la mia musica. Di solito condividevo i miei lavori con gli amici e con i parenti ma per la prima volta ho deciso di condividerli con tutti e, come ti ho accennato in precedenza, sto progettando di registrare altri pezzi e di fare diversi concerti nel 2015 sia negli USA che in Europa. La musica però è ciò che faccio nei periodi di riposo, la mia principale passione rimane ovviamente recitare.

 

Qual è il tuo rapporto con l’Italia e con gli italiani?

Mia nonna era italo-maltese, quindi posso dire che per 1/4 sono italiano. Nello specifico la sua famiglia proveniva dalla città di Brindisi. Vorrei solo che mi avesse insegnato la lingua! Tornando a noi, è nel mio sangue, amo l’Italia, la sua gente, la sua cultura e il suo cibo. E’ qualcosa a cui sento di appartenere ogni volta che la visito. Sono stato un paio di volte in diverse città, ma amo in particolar modo Firenze.

 

Che genere di film o ruoli ti piacerebbe interpretare in futuro?

A essere sincero mi piacerebbe davvero tanto fare un western.

 

Foto: Uff. Stampa

Alessio Nicotra Written by: